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Tra i frutti di stagione del periodo invernale troviamo le arance: ricche di vitamine e minerali fondamentali per la nostra salute, si possono assumere in tanti modi diversi e sono perfette come spuntino o a colazione.
Dei benefici delle arance ha parlato Humanitas Salute con la dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista in Humanitas Mater Domini e presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese, in un articolo che riportiamo qui di seguito integralmente.
Tra i frutti di stagione del periodo invernale troviamo le arance
Arance: che cosa contengono?
L’arancia è il frutto del genere Citrus, cui appartengono varietà amare (Citrus aurantium), e varietà dolci (Citrus sinensis), originario dell’Asia, ma prodotto in diverse zone nel mondo, dalla Spagna, alla Cina, al Messico, al Brasile, agli Stati Uniti, a Israele. Le arance sono ricche di acqua – circa il 90% del peso totale, e sono prive di grassi. Circa il 0,5-0,8% del loro peso è dato dalle proteine, e sono anche un’ottima fonte di energia grazie agli zuccheri semplici che contengono (siamo intorno al 6-9%). Le arance sono poi ricche di vitamine, a partire dalla vitamina C, fondamentale nel rinforzo delle difese immunitarie, vitamina A, ottima per proteggere pelle e mucose, e vitamine del gruppo B (B1 e B2 in primis), che regolano l’appetito e aiutano a trasformare il cibo che mangiamo in energia. Tanti anche i sali minerali: le arance sono tra i frutti che contengono più potassio, fondamentale alla contrazione muscolare, ma che contribuisce alla regolazione dell’equilibrio dei fluidi all’interno e all’esterno delle cellule; rame, costituente di pelle e capelli, ma che ha anche un ruolo nel metabolismo energetico e nella produzione dei globuli rossi, delle ossa e dei tessuti connettivi; e magnesio, potente antiossidante necessario, tra le altre cose, per la sintesi del Dna, dell’Rna e del glutatione. Nelle arance si trovano poi la pectina, una fibra utile per la funzionalità intestinale, e i citroflavonoidi, che contrastano la fragilità capillare e le forme di invecchiamento organico. Le varietà pigmentate sono tra le più pregiate, si trovano in commercio a partire dal mese di dicembre, fino a marzo inoltrato. Questa tipologia di arance è particolarmente diffusa in Italia, soprattutto al sud e in alta quota. Il loro sapore dolce e la loro colorazione intensa sta a indicare il contenuto in antocianine e bioflavonoidi, sostanze che svolgono un’azione protettiva e anti invecchiamento.
La spremuta di arance
La spremuta di arance è una bevanda ottima da consumare, sia come colazione, sia come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio, purché non zuccherata: l’arancia contiene già una dose di zuccheri più che sufficiente. Essendo un alimento tendenzialmente acido, coloro che soffrono di bruciori di stomaco possono riscontrare qualche difficoltà digestiva. In questo caso, è sempre meglio ricordare di berla dopo aver mangiato qualcosa, magari di secco, come le fette biscottate. Due accortezze fondamentali alla preparazione e al consumo delle spremute d’arancia. Si possono consumare anche tutti i giorni, magari con marmellata o crackers, senza, come abbiamo detto, aggiungerci zuccheri. Inoltre, è bene ricordarsi che la spremuta va bevuta appena preparata, e non va quindi preparata in anticipo: le vitamine contenute nelle arance, infatti, a contatto con l’ossigeno, la luce e il calore si degradano rapidamente.
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