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Con il caldo è facile accusare disturbi alle gambe: senso di pesantezza, tendenza al gonfiore delle caviglie, indolenzimento, formicolio. Una situazione piuttosto comune, specie per chi trascorre per lavoro molte ore in piedi. Questi disturbi solo raramente sono sintomi di malattia, possono essere ben controllati e solitamente scompaiono con la fine della stagione estiva. Talvolta, tuttavia, possono essere un segnale di insufficienza venosa. Come preservare la salute delle gambe? Ecco i consigli dell’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare di Humanitas in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo.
La causa del disturbo di gonfiore e pesantezza alle gambe
Le gambe soffrono a causa della stasi venosa, cioè del ristagno del sangue nelle vene. Se le vene perdono elasticità e tono e le valvole venose non funzionano a dovere, il sangue che dai piedi risale verso il cuore può refluire verso il basso e dare origine a un sovraccarico venoso, che aumenta la pressione nelle vene delle gambe quando si sta in piedi. In queste condizioni le vene superficiali si dilatano, perdono elasticità e diminuisce la capacità contenitiva delle valvole, incrementando ancora il ristagno. Si innesca, quindi, un vero e proprio circolo vizioso. Con il caldo, questo disturbo si accentua, poiché il calore richiama sangue nei capillari della cute, provocando la dilatazione dei vasi superficiali, e aumenta perciò il sovraccarico venoso, rallentando la circolazione sanguigna. Un effetto simile accade in gravidanza, altro momento difficile per le gambe.
Osservare i sintomi
Il senso di pesantezza, soprattutto a fine giornata, è una situazione molto frequente e comune, a cui però possono aggiungersi altri sintomi da tenere d’occhio. Il gonfiore, soprattutto nella zona perimalleolare, il dolore, l’arrossamento cutaneo, dovrebbero portare la persona a sottoporsi a una visita angiologica. Anche crampi notturni, prurito, dolenzia lungo la superficie interna della coscia possono essere segnali importanti. Una visita approfondita, che può avvalersi di esami quali l’ecocolordoppler, serve ad identificare problemi circolatori (talvolta acuti, come flebiti e trombosi), che devono essere curati, e che possono richiedere un intervento chirurgico, ad esempio per il trattamento delle vene varicose.
Gambe sane
Per diminuire il rischio di incorrere in disturbi circolatori è bene porre l’accento sulla prevenzione. Evitare il sovrappeso, usare calze elastiche e muoversi di più sono le tre regole che tutti dovrebbero seguire. Il sovrappeso aumenta il carico di lavoro delle vene e favorisce il crollo della pianta del piede, influendo negativamente sul lavoro della pompa plantare. Si tratta di un fitto reticolo di piccole vene poste nella pianta del piede che lavora come una spugna, che a ogni passo viene premuta e spinge il sangue dal piede verso la gamba. Le calze elastiche a compressione graduata svolgono un fondamentale ruolo di contropressione sulle vene superficiali, evitandone l’eccessiva dilatazione, e di supporto circolatorio sul sistema venoso profondo; all’azione preventiva le calze aggiungono di solito un effetto benefico sui sintomi, specie per chi trascorre la giornata in piedi. Il movimento fisico migliora la circolazione, poiché attiva la muscolatura delle gambe e favorisce il ritorno venoso, oltre a svolgere un ruolo complementare in ogni programma dietetico. Va poi ricordato di evitare indumenti molto stretti, che possono ostacolare il normale ritorno venoso del sangue verso il cuore, e scarpe scomode o con tacchi troppo alti, che possono impedire il buon funzionamento della pompa plantare. Il fumo, infine, diminuisce l’elasticità delle vene, poiché ne irrigidisce le pareti.
Anche in estate alcuni consigli per il benessere delle nostre gambe
In estate, in particolare, è utile seguire alcuni accorgimenti per far stare meglio le nostre gambe:
- Evitare di stare per molte ore fermi, in ambienti caldi, seduti o in piedi. Se non è possibile evitarlo, è opportuno indossare calze elastiche (collant o gambaletti), a compressione graduata.
- Quando si è seduti, non accavallare le gambe a lungo, per evitare pressioni sulle cosce che ostacolano la circolazione. Alzarsi ogni tanto dalla scrivania e compiere qualche passo, per riattivare la muscolatura e stimolare la circolazione. Questo vale anche quando si viaggia in automobile (fare soste frequenti) o in aereo (passeggiare di tanto in tanto lungo il corridoio e fare qualche semplice esercizio con le gambe, ad esempio alzare alternativamente tacco e punta del piede, quando si è seduti).
- Approfittare della bella stagione per muoversi di più: andare in bicicletta, nuotare o semplicemente camminare.
- Bere molto e limitare l’uso del sale, per evitare la ritenzione di liquidi (il sale richiama più liquidi nei tessuti).
- Evitare di surriscaldare le gambe quando si prende il sole. Non coprire le gambe con un telo, pensando di proteggerle dal sole: è il caldo il vero nemico delle gambe e l’asciugamano non aiuta. Meglio bagnarle frequentemente.
- Passeggiare lungo la spiaggia a piedi nudi o camminare in mare, meglio se con l’acqua alla vita, per approfittare del massaggio dell’acqua sulle gambe.
- Fare docciature di acqua fredda alle gambe, durante il giorno e alla sera: riattivano la circolazione e procurano una sensazione di benessere.
- Sollevare frequentemente gli arti inferiori e, se lo si tollera, dormire con le gambe più in alto rispetto alla testa, posizionando un piccolo rialzo sotto il materasso: questa posizione può ridurre i gonfiori, poiché favorisce il ritorno venoso. Per dare sollievo immediato e alleviare il senso di pesantezza, si può applicare sulle gambe un gel rinfrescante a base di sostanze venotrope e rinfrescanti.
- Dietro consiglio del medico, si possono assumere sostanze flebotoniche naturali, a base di centella asiatica, ippocastano, mirtillo, hammamelis, che tonificano i vasi e i capillari e stimolano la circolazione.
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