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La massoterapia è una tecnica riabilitativa che ha molteplici scopi, tra cui quello di ridurre le contratture muscolari, molto spesso causa e conseguenza di dolore. Anche se di per sé non ha particolari controindicazioni – la massoterapia è considerata “l’atto medico e terapeutico più antico al mondo” – è bene conoscerne le tecniche e per quali condizioni è particolarmente indicata, e quando invece è da evitare. Ne parla il dottor Patricio Spallarossa, fisioterapista in Humanitas Medical Care in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo.
A cosa serve la massoterapia
Cos’è la massoterapia?
La massoterapia è una tecnica riabilitativa manuale, forse tra le più antiche al mondo e sicuramente rappresenta uno – se non il primo – dei più primitivi e istintivi atti terapeutici.
La massoterapia consiste nel toccare con manovre manuali, ad oggi ben codificate, uno o più segmenti corporei o distretti, e che ha lo scopo di indurre alcuni effetti terapeutici, come ad esempio la riduzione del dolore o la normalizzazione del tono muscolare.
Per la sua istintività e immediatezza, la massoterapia rappresenta uno dei primi mezzi terapeutici che abbiamo a disposizione, sia come autotrattamento, sia come metodica per indurre un senso di calma e pace in altre persone. Pensiamo ad un genitore che massaggia la schiena o la pancia di un neonato per calmarlo o per ridurre il dolore delle “colichette”, o anche al gesto istintivo che facciamo quando prendiamo “una contusione”, ovvero quello di toccare, proteggere e massaggiare la parte lesa per ridurre il dolore…e funziona.
La massoterapia non presenta particolari controindicazioni, e anzi può avere effetti benefici anche a lungo termine, soprattutto quando è inserita in un corretto percorso riabilitativo.
Massoterapia: a chi fa bene e quali benefici apporta?
La massoterapia può essere effettuata a qualsiasi età. Il massaggio, infatti, è indicato per
- la cura di patologie muscolari di tipo tensivo, contratturale o di disordine posturale;
- ridurre edemi e gonfiori, se pensiamo alla massoterapia linfodrenante;
- ottenere effetti terapeutici viscerali, tra cui la riduzione di dolori addominali o anche a incentivare movimenti evacuativi intestinali.
Manovre di massaggio sono utilizzate anche per ridurre gli effetti di tensione di cicatrici chirurgiche, soprattutto dopo interventi che prevedano grandi tagli (pensiamo all’intervento di protesi dell’anca e del ginocchio, ai grandi interventi di chirurgia addominale o alle grandi asportazioni di area oncologica, prime tra tutte le mastectomie).
Ritornando agli effetti terapeutici della massoterapia, attenuando i dolori e allentando la tensione muscolare, il massaggio è in grado di ridurre il dolore e di determinare un effetto generale di rilassamento anche a livello psichico.
La massoterapia porta benefici a lungo termine: la dose terapeutica è variabile in base al quadro clinico del paziente e viene personalizzata nel corso del trattamento stesso.
Massoterapia e altre terapie associate
Alla massoterapia possono essere associate diverse terapie, come trattamenti di tipo prevalentemente manuale o osteopatico, fisioterapico e manipolazioni, o anche terapie iniettive-infiltrative, come la mesoterapia, che utilizza specialità farmaceutiche iniettate nell’immediato sottocute per incentivare l’effetto della massoterapia.
Si possono associare anche terapie fisiche, per esempio la tecarterapia che, unendo la tecnica del massaggio all’azione di un debole campo di radiofrequenza attraverso i manipoli, ha anche effetto antiedemigeno e antiflogistico, ottimo per la massoterapia.
Massoterapia e trattamento di esercizio terapeutico riabilitativo possono avvenire anche nella stessa seduta. Quando prevale l’aspetto contratturale miotensivo, la massoterapia risulta spesso più efficace rispetto a tecniche osteopatiche o di manipolazione chiropratica.
Dopo il trattamento si sente dolore?
Raramente; il massaggio terapeutico nella quasi totalità dei casi restituisce una sensazione di benessere e di rilassamento. Può capitare che, alla prima sessione di massaggio, si avverta dolore; questo dipende soprattutto dalla sensibilità sia del paziente, che deve abituarsi al tocco e alla manualità di “un estraneo” sia dalla abilità manuale e tecnica dello stesso fisioterapista che, se il trattamento viene condotto in maniera troppo intensa, può provocare una momentanea riacutizzazione del dolore. Questo però non rappresenta mai una controindicazione.
Le uniche controindicazioni da segnalare per cui la massoterapia va evitata sono:
- le affezioni di tipo cutaneo infettivo
- le porzioni di cute lesa
- arti o segmenti in cui siano presenti fratture
- la presenza di masse sospette.
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